II fiera dell’editoria sulla Sabina
28-29 marzo 2020-RINVIATA
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Cari amici
cominciamo un nuovo appuntamento con tutti coloro che seguono le attività dell’Associazione “Amici del Museo” di Poggio Mirteto e con tutti quelli che hanno a cuore il territorio sabino.
Proponiamo una serie di reportage, “Archeologia-I tesori dietro l’angolo“, sul patrimonio archeologico, visibile ed invisibile della Sabina tiberina ed in particolare dell’area di Poggio Mirteto“, realizzati dall’archeologa Priscilla Armellin.
Con prossime pubblicazioni, a cadenza mensile, verranno approfondite varie aree del territorio (la zona dei colli sabini, le vallate), differenti tematiche (il sistema delle ville, l’incastellamento) ed ambiti cronologici (età romana, età tardo antica e medievale).
In questo primo numero presentiamo la zona di Poggio Mirteto in prossimità del Tevere, elemento centrale per l’insediamento già dall’età antica.
Buon viaggio nel passato!
I Reportage: Poggio Mirteto e la Valle del Tevere in età antica. Parte prima (dalla preistoria all’età romana repubblicana)
Si percorreranno le tappe dell’occupazione umana di questo territorio dalla preistoria all’epoca romana repubblicana (primo secolo a.C.). In una seconda parte, di prossima pubblicazione, vedremo le epoche imperiale romana, tardo antica e medievale.
La ricostruzione proposta è basata in gran parte sulle ricognizioni di superficie, cioè sull’osservazione (ed eventualmente raccolta) dei reperti materiali delle età antiche, che riemergono dal terreno dopo le arature. Gran parte delle azioni svolte dall’uomo lasciano, infatti, tracce registrate e stratificate nel terreno, che possono essere riconosciute grazie allo scavo archeologico, ma, per una certa parte, anche dall’osservazione dei resti in superficie. Nelle mappe, che presentiamo, queste zone sono segnalate con aree blu-azzurre.
In questo reportage scopriremo che le nostre zone erano già abitate in età arcaica, cioè l’epoca in cui vissero i Sabini (7°-4° secolo a.C.). Nel territorio di Poggio Mirteto non è mai stato condotto uno scavo archeologico su questi contesti, che potrebbe permettere di ricostruire più dettagliatamente le caratteristiche degli insediamenti, come è accaduto per il famoso abitato di Cures nella zona di Arci a Fara in Sabina link: https://www.youtube.com/watch?app=desktop&v=V7J5MYkqPCg.
Poi con l’arrivo dei romani ci sarà un accrescimento degli insediamenti ed un’intensa attività di sfruttamento del fiume, soprattutto in funzione commerciale.
Verranno descritte alcune delle ville romane (la Marcigliana, Formello, il Castellaccio), che gravitavano sul Tevere, esercitando probabilmente anche il controllo sugli attraversamenti da una sponda all’altra.
Un contesto di grande interesse è la Tenuta Agricola di Sant’Antonio, che è un grande contenitore di testimonianze archeologiche dalla preistoria al medioevo: qui nel 2017 l’Associazione ha organizzato un trekking culturale: https://www.youtube.com/watch?v=qHAt3VBBQTw